mercoledì 15 marzo 2017

Recensione: Zaino Raidlight Olmo Ultra 20l

Era da un po' che avevo in programma di cambiare zaino da trail.


Il mio vetusto Salomon (di modello indefinibile) avrà avuto una quindicina d'anni, la maggior parte dei quali usato in modo sporadico per camminate in montagna e per andare a sciare.
Faceva il suo dovere, pur avendo poche tasche frontali, solo la predisposizione per il camel-back ed essendo poco regolabile, risultando ormai di taglia troppo grande per me.
Due ampie tasche "sotto-bretella" laterali permettevano di portare borracce o cibarie varie, rendendolo piuttosto pratico. 
Il problema è che la rete di cui erano fatte si stava rompendo, rendendo quindi necessario passare ad altro. 
I nuovi modelli della Salomon mi sembravano belli, anche se il mo cuore e la mia predilizione per le marche nazionali mi spinge sempre a guardare verso la Ferrino, a cui sono fedele per quanto riguarda gli zaini da montagna, non fosse altro che i suo modelli hanno le borracce laterali, che ogni volta bisogna estrarre con una certa dose di contorsionismo.

Ma non voglio fare troppo il figo, alla fine a decidere è stato il 40% di sconto sul sito della Raidlight per il "vecchio" Olmo 20 l (Adesso è uscita la versione nuova Raid Desert) che ho pagato 65 euro contro i 130 e oltre necessari per un Salomon.

Testato subito per il trail del Marchesato, devo ammettere che il buon vecchio Olmo ne sa... eccome se ne sa.
I porta borracce pettorali con sacche flosce e autocomprimenti da 600 ml sono fantastici, sopportabili anche nelle discese più ripide e veloci, permettono di idratarsi a piccoli e costanti sorsi solo piegando il collo, operazione facile anche mentre si corre a buon ritmo.
Intorno ai porta borraccia ci sono diverse tasche per mettere piccoli oggetti o, come nel mio caso, riporre buste gel vuote o immondizia varia.
Sopra le borracce ci sono altre tasche abbastanza ampie da ospitare barrette e gel necessari per una gara ben più lunga della mia (ne ho usate la metà).
Altre tasche sui fianchi per mettere cellulare (c'è anche il cavo integrato per le cuffie) e altre razioni volendo.
Nello zaino vero e proprio c'è una bella tasca inferiore che io trovo comoda per giacche o impermeabili, e una serie di tasche interne ed esterne molto ben studiate con anche la possibilità di aggiungere il camel back.

I bastoncini (Altro punto critico che dovrò affrontare) si possono comodamente inserire sul petto all'altezza delle borracce nel caso si abbiano i ripiegabili, altrimenti è predisposto un fissaggio sulla schiena in diagonale lasciandole estese.
Sono ancora un po' dubbioso su questo punto: fissare le bacchette sulla schiena è un'operazione un po' laboriosa, difficile da fare in gare "veloci" come questa mia ultima.
Metterli frontali mi sembra veloce e pratico, anche se devo ancora capire se e quanto intralcino la corsa... ma soprattutto io non ho dei bastoncini richiudibili! 
Sono più propenso a bastoncini fissi, curvi e con la cinghia ampia che permette di metterli in spalla a mo' di arco di Robin Hood.

Bell'acquisto comunque, mi brucia dire che questi dannati Francesi se la cavano sempre alla grande con l'equipaggiamento sportivo, e li perdono solo per aver preso come testimonial il nostro campione.

Ho preso anche il Frontal Pack da 4 litri... ma questo devo ancora valutarlo anche se mi sembra veramente figo e pratico!









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